Riparte lo sci sull’arco alpino: Green pass sì o no?

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Via alla stagione sciistica sull’arco alpino, green pass SI in Italia, green pass NO in Svizzera.

Ci siamo! Finalmente riparte la stagione sciistica sull’arco alpino, siamo sicuri che i vostri sci e scarponi sono pronti e che la voglia di rimetterli è tanta. Ma cerchiamo di iniziare a capire quali saranno le regole per poterlo fare e non “incappare” in spiacevoli contrattempi.

Dove si scia in questo momento?

Come da tradizione la prima località sciistica tra le principali stazioni italiane ad aprire i tornelli agli sciatori è Cervinia, località che può contare su un comprensorio condiviso con Zermatt in Svizzera. I cannoni hanno inziato a sparare e speriamo che la neve inizi a cadere copiosamente, ma nel frattempo la stagione è partita sabato 16 ottobre, anche a causa di una affluenza ancora ridotta tutto è andato bene… niente code e niente imprevisti.

Basta arrivare presentando il proprio green pass per le persone sopra i 12 anni di età e un documento di identità e la giornata sulle piste può cominciare. E’ consigliato acquistare preventivamente online lo ski pass in modo da evitare file alle biglietterie, chi è in possesso di keycard può caricarlo direttamente sullo shop di Cervinia, chi invece non ha il supporto elettronico può ritirarlo con sistema “pick-up” presso le casse di Breuil-Cervinia e Valtournenche.

Durante il primo weekend di sciate non sono mancati i controlli, il green pass di sciatori e snowboarder è stato verificato dal personale della Cervino Spa, gestore degli impianti di risalita, e anche dalle forze dell’ordine, collocate ai varchi di accesso.
Gli impianti Valdostani hanno potuto aprire grazie al decreto legge Green Pass bis emesso lo scorso settembre, che estende l’obbligo di certificato verde agli impianti di risalita («Funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalità turistico-commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici, senza limitazioni alla vendita dei titoli di viaggio»). La capienza delle seggiovie è fissata al 100%, limitata all’80% se utilizzate con chiusura delle cupole paravento. Capienza ridotta all’80% anche per cabinovie e funivie. E’ inoltre previsto l’obbligo di mascherine chirurgiche o Ffp2 negli spazi comuni e sugli impianti.

Sciare senza green pass in Svizzera

La vicina Svizzera invece, ha annunciato che sarà possibile sciare senza green pass. Questa decisione parte dal presupposto che le cabinovie e funivie sono considerate trasporti pubblici, pertanto le regole vengono equiparate e non è quindi obbligatorio esibire nessun lasciapassare sanitario per utilizzarle.
La decisione è stata presa dall’associazione Funivie Svizzere, che specifica che resta l’obbligo per gli sciatori di indossare la mascherina nelle cabine e nei locali al chiuso e l’obbligo di mantenere il distanziamento; il green pass sarà anche necessario e richiesto per consumare all’interno di rifugi e ristoranti sulle piste.

E’ lasciata la libertà ai singoli impianti che lo volessero di introdurre l’obbligo di certificato verde.

Attenzione però, Patrick Mathys, vice capo del dipartimento delle malattie trasmissibili presso l’Ufficio federale della sanità pubblica, e responsabile della Sezione che gestisce gli stati di crisi ha ammesso: “Il green pass non sarà richiesto, ma la situazione verrà continuamente rivalutata e in ultima analisi sarà il Consiglio federale a decidere, e non i rappresentanti degli impianti sciistici”.

Quindi, per ora in Svizzera non è necessario il green pass per sciare, ma il governo Elvetico terrà costantemente monitorata la situazione dei contagi e degli assembramenti e potrà modificare la decisione in qualsiasi momento.

Abbiamo aspettato tanto ma adesso si può tornare in vetta a far correre gli sci, rispettiamo le regole, speriamo nella neve e … che la stagione sciistica abbia inizio!

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