Top 10 stazioni sciistiche per il freeride

News Da non perdere Top 10 stazioni sciistiche per il freeride

Il freeride è una disciplina sempre più di moda, praticata da un numero di persone che cresce ogni anno. Diverse volte sui fuoripista di alcune località capita di incontrare persone che hanno viaggiato a lungo per approfittare di una nevicata recente.

Questa crescita della domanda per il fuoripista ha fatto sì che alcune località si siano orientate ad accogliere i freerider sempre meglio e con tanti servizi studiati ad hoc. Addirittura diverse stazioni sciistiche si sono proprio specializzate nel freeride, offrendo ai propri utenti solo percorsi non battuti e fuoripista.

La crescita del numero di praticanti di questa disciplina ha  aumentato la consapevolezza sulla sicurezza e sul pericolo valanghe, sia da parte degli utenti che da parte delle località. Sfortunatamente comunque gli incidenti continuano a verificarsi sia per inesperienza che per cattiva conoscenza dei luoghi. Raccomandiamo quindi a tutti quelli che desiderano cimentarsi con il freeride la massima attenzione. Prima di tutto bisogna possedere le attrezzature necessarie, seconda cosa occorre conoscerne l’utilizzo, terzo bisogna sempre essere prudenti e usufruire dell’aiuto di una guida locale quando non conosciamo a menadito i percorsi dove vogliamo sciare.

Fatta questa premessa necessaria, eccovi 10 località dove poter sognare quando c’è la neve fresca, le 10 migliori località italiane dove sciare fuoripista.

 

1) Livigno, Lombardia

Livigno è la località italiana regina del freestyle ed è quindi luogo appetibile dove sciare sia per i freerider che per gli amanti delle acrobazie. I fuoripista a Livigno, sono un must per i freerider. Si organizzano tutti gli anni nel suo comprensorio eventi legati al freestyle e l’European Freeride Festival, che si è tenuto tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Prendete nota per l’anno prossimo. Inoltre ci sono diverse scuole di sci freestyle a Livigno, per imparare le basi o i segreti di questa disciplina. I percorsi adatti al fuoripista sono ad esempio quelli che partono dal Mottolino (da Mottolino, Monte Sponda o Monte della Neve c’è solo l’imbarazzo della scelta, sia tornando verso Livigno, sia scendendo sull’altro versante verso la località Trepalle) oppure quelli che partono dal versante Carosello. In ogni caso, qualsiasi cosa scegliate, prima bisogna sempre dare un occhio al bollettino valanghe per assicurarsi di sciare in sicurezza e capire dove ci sono le condizioni neve più adatte e meno pericolose. In questo senso a Livigno sono molto scrupolosi e attenti anche perchè sono abituati ad ospitare molti freerider sulle loro piste durante la stagione invernale.

 

2) Courmayeur, Valle d’Aosta

Partiamo in bellezza. Alla località italiana che giace ai piedi del Monte Bianco spetta sicuramente il ruolo di regina del fuoripista italiano. Qui ci sono percorsi mozzafiato e freerider di tutto il mondo che vengono apposta nella località valdostana per provarli. Partiamo dai più difficili. Da punta Helbronner, sul versante italiano del Monte Bianco parte il mitico Toula, 2.300 metri di dislivello piuttosto ripidi. Discesa molto impegnativa, ma da sogno. Da Punta Helbronner si può fare anche la famosissima e molto frequentata Vallée Blanche, con arrivo a Chamonix. Anche partendo dagli impianti di Courmayeur ci sono diverse discese da brividi in ambiente molto selvaggio. Dalla Cresta d’Arp o dalla Cresta Youla partono diversi itinerari che vi porteranno o a Dolonne, attraverso il Col d’Arc, o a Zerotta attraverso la Val Veny. Se andate verso il Col d’Arc, si può anche scendere verso La Balme, La Thuile, e rientrare in pullman fino a Courmayeur. Questi percorsi sono molto belli, ma bisogna conoscerli e bisogna valutare molto bene le condizioni della neve. Astenersi perditempo o freerider alle prime armi. Ci sono anche i boschi del Mont Frety, da Pavillon, prima tappa della funivia che porta al Monte Bianco, meno impegnativi, ma comunque ripidi. Chi più ne ha più ne metta.

 

3) Alagna – Gressoney, Valle d’Aosta – Piemonte

Il Monterosa Ski è un altro comprensorio che gli amanti dello sci fuoripista conoscono molto bene. Troverete anche qui discese molto lunghe e discretamente impegnative, più diversi canali che però occorre conoscere molto bene. In generale si tratta di percorsi difficili e bisogna conoscere molto bene il luogo e il proprio livello per non trovarsi nei guai. L’area freeride si concentra nella zona tra la località di Gressoney e quella di Alagna. Da Punta Indren a quota 3.275 parte un pistone non battuto e qui ognuno può scegliersi la strada che preferisce. Da qui o dal Passo dei Salati, scendendo verso Alagna, ci sono diverse discese di media ed elevata difficoltà, Valle Salza, Canale dell’Aquila, Valle Bors, Balma, Valle del Lys o Valle Perduta, Punta Vittoria e Malfatta. Non dimenticate di documentarvi adeguatamente o di chiedere l’aiuto di una guida prima di cimentarvi con questi percorsi.

 

4) Prali, Piemonte

Questo piccolo comprensorio al fondo della Val Germanasca si è guadagnato nel corso degli anni la palma di miglior località low cost dove praticare il freeride. I prezzi sono molto competitivi e i percorsi fuoripista anche. A Prali ci sono molti boschi dove sbizzarrirsi quando c’è neve fresca e diversi percorsi molto avventurosi. Dal Bric Rond, in cima alla seggiovia, parte un fuoripista molto lungo che vi riporta alla base degli impianti e che è esposto al sole, per cui perfetto in primavera. Sull’altro versante, a Nord ci sono invece due percorsi, uno che vi porta verso Ghigo di Prali, e un altro, noto ai local come il Canale del Ripetitore, che vi riporta alla base degli impianti. Detto questo  Prali è famosa per avere innumerevoli percorsi meno avventurosi e pericolosi che si possono percorrere non lontano dalle piste. Prali è sicuramente un’ottima scelta per cimentarsi con il fuoripista.

 

5) Pragelato, Piemonte

New entry di questa stagione o meglio località che ritorna dopo alcuni anni di chiusura. Pragelato è la dimostrazione che alcune località stanno ritornando in pista, scusate il gioco di parole, grazie al freeride. In questo comprensorio, chiamato oggi Pragelato Natural Terrain, infatti non ci sono percorsi battuti. Le vecchie piste non vengono preparate e sono territorio di caccia perfetto per gli amanti del powder. Attraverso una seggiovia e uno skilift e, in alcuni casi, aggiungendo 300/400 metri di dislivello da fare con le pelli, si possono accedere a molte aree per praticare il fuoripista, Clot della Soma, Gemignan, Bric Tre Croci, Conca del Sole, Smeraldo, Laval, Belotte, Comba della Volpe, Seytes e Mendia. Il prezzo dello skipass poi è molto competitivo. Questa località è una piacevole new entry che vi consigliamo di provare.

 


6) Artesina, Piemonte

Artesina, una delle località del Mondolè Ski, ha ospitato quest’anno una tappa del Freeride World Tour. Basta questo per metterla tra le migliori dove praticare il fuoripista in Italia. I percorsi segnalati anche sullo skirama sono moltissimi, dalla Cima Durand o dalla Trucca della Turra partono moltissimi itinerari, così come dall’arrivo dell’impianto numero 16 si può accedere a una vasta area dedicata solo al fuoripista. I più avventurosi possono puntare al Monte Mondolè, da cui i freerider più bravi e famigerati del mondo sono soliti scendere, soprattutto nel mese di febbraio, per le condizioni neve piuttosto favorevoli allo scopo.

 

7) Limone Piemonte, Piemonte

Anche Limone Piemonte, altra località sciistica nota del cuneese, si è ritagliata uno spazio sempre più ampio per i freerider. Qui i percorsi, segnalati sullo skirama e ai quali si accede direttamente dagli impianti, sono veramente numerosi. Da Limonetto 1.400 o da Limone 1.010 si sale fino a quota 2.085 attraverso l’impianto numero 6 o l’impianto numero 2. Da qui ci sono diverse discese in boschi o valloni segnalate sullo skirama. C’è anche un percorso che parte, sempre da quota 2085 da fare in snow kite.

 

8) Sella Nevea, Friuli Venezia Giulia

Sella Nevea in provincia di Udine e al confine con la Slovenia è un’altra delle migliori località italiane dove praticare il freeride. Qui l’innevamento è sempre abbondante; gli itinerari classici per il freeride partono dalla Sella Golovec, a sinistra dell’arrivo dell’impianto Funifor Slovita, e incontrano in più punti la pista del Canin. L’intera area che si trova tra il Poviz, il Leupa, il Cergnala e l’arrivo della vecchia funivia del Canin, è da considerarsi come un enorme parco giochi  per gli amanti del freeride.

 

9) Marmolada, Veneto – Trentino

La cima della Marmolada è raggiungibile partendo da Malga Ciapela. Quota 3.269 si raggiunge attraverso tre tronconi di funivia. Da qui si apre per gli amanti del fuoripista, un vero e proprio paradiso pieno di percorsi possibili. Si può scendere direttamente dalla cima verso il Lago Fedaia, attraverso il percorso conosciuto come Lydia, in un ambiente molto selvaggio, o costeggiare le piste attraversando pianori e canaloni, fino al Passo Fedaia. Se arrivate fino al Lago occorrerà o farsi un bel rientro a piedi o trovare un passaggio per arrivare fino al Passo Fedaia, altrimenti occorre percorrere una variante del percorso Lydia che vi permette di rientrare al Passo Fedaia attraverso un lungo traverso.

 

10) Madesimo, Lombardia

Il nostro viaggio attraverso i fuoripista migliori d’Italia finisce a Madesimo, in questa località lombarda, nella parte bassa del comprensorio, non si trovano molti percorsi per il fuoripista. Nella parte alta invece gli amanti del freeride troveranno pane per i loro denti. Due sono i percorsi più famosi, che si sviluppano dall’arrivo al Pizzo Groppera, i Camosci o il Canalone, meno frequentato e più tecnico il primo rispetto al secondo. Entrambi vi permetteranno di tornare in pista 1.000 metri più in basso.  

L’esplorazione delle migliori località dove praticare il freeride finisce qui. Non abbiamo potuto parlare di molte altre località dove praticare il fuoripista, ma se volete farvi un’idea provate a digitare su Youtube “freeride sci video” e poi tenetevi forte alla sedia!

Il bello di questa disciplina è che si può scendere ovunque e si può scegliere il percorso che più si preferisce, al di là di quelli segnalati e consigliati.

Se amate l’avventura, scegliete la vostra montagna preferita, aspettate la neve fresca e buon divertimento!

 

 

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