Riepilogo dei bollettini meteorologici per il prossimo weekend del 20 e 21 dicembre sulle principali regioni sciistiche italiane. All’insegna della stabilità
Con la collaborazione de ilmeteo.it
Dopo una settimana molto dinamica, il weekend porterà condizioni meteo in generale più stabili su gran parte d’Italia. Attenzione però al Sud: tra sabato 20 e domenica 21 dicembre resta alta l’allerta per una fase di maltempo localmente intensa su due regioni.
Come spesso accade in questo periodo, il nostro Paese si troverà nel mezzo del contrasto tra masse d’aria diverse, con effetti rapidi e a tratti insidiosi.
La giornata di sabato sarà nel complesso tranquilla, ma con una nota critica al Sud. Un ciclone in risalita dal Canale di Sicilia porterà piogge e temporali anche forti su Sicilia e Calabria ionica. I mari ancora miti per la stagione potranno favorire fenomeni intensi, con possibili locali nubifragi. Altrove tempo più asciutto, con nubi sparse e qualche nebbia possibile sulle pianure del Nord. In montagna condizioni generalmente buone.
Domenica il vortice si allontanerà, lasciando spazio a un miglioramento anche al Sud, con ampie schiarite. L’alta pressione garantirà una fase più stabile quasi ovunque, ideale per le attività outdoor e sulla neve. Ma sarà una tregua di breve durata: in serata una nuova perturbazione atlantica inizierà a interessare il Nord-Ovest, con le prime piogge su Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Ponente. Attese nevicate abbondanti sulle Alpi occidentali oltre i 1000–1500 metri, segnale di un nuovo peggioramento che aprirà la settimana verso il Natale.
Andiamo a vedere cosa ci attende a livello climatico nel dettaglio il prossimo weekend:
Neve
Alpi Occidentali
Un fine settimana segnato da un tempo variabile, soprattutto durante la giornata di sabato. Cielo un po’ più sereno domenica. Neve oltre i 1000 metri di alta quota
Alpi Centrali
Ci si attende un weekend piuttosto sereno, con qualche nube prevista in serata
Alpi Orientali
Tempo stabile e molto soleggiato per l’intero fine settimana
Appennini
Sia sabato sia domenica il cielo sarà abbastanza coperto.
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Riepilogo dei bollettini meteorologici per il prossimo weekend del 13 e 14 dicembre sulle principali regioni sciistiche italiane. Flussi “primaverili” in montagna, nebbia in pianura
Con la collaborazione de ilmeteo.it
Il prossimo fine settimana si preannuncia molto particolare: mentre le località di montagna godranno di cieli limpidi e temperature insolitamente miti per dicembre, gran parte delle pianure si ritroverà sotto una coltre di nebbia fitta e persistente. Un’Italia divisa in due, insomma, con condizioni diametralmente opposte a pochi chilometri di distanza.
A dominare la scena sarà un potente anticiclone di origine nord-africana, destinato a rimanere stabile sull’Italia per tutto il weekend. La presenza di aria calda in quota impedirà l’arrivo sia delle perturbazioni atlantiche sia delle classiche discese fredde tipiche del periodo.
Per gli appassionati di sci e montagna, questo significa giornate stabili e luminose, con pochissimo vento e un rapporto ideale tra sole e visibilità. Un meteo perfetto… se non fosse per le temperature decisamente oltre la media del periodo.
Andiamo a vedere cosa ci attende a livello climatico nel dettaglio il prossimo weekend:
Temperature fuori scala
L’aspetto più sorprendente riguarderà proprio il termometro. Le temperature massime risulteranno più vicine a quelle di fine autunno che a quelle della metà di dicembre.
Ecco i valori attesi:
- Città del Centro Italia (Firenze, Roma, Napoli): punte di 14–15°C
- Isole Maggiori: possibili 20°C, specie nei settori più interni e riparati
- Alpi (Cortina, Courmayeur, Bormio): 8–10°C anche a quote elevate
Un clima così mite potrebbe incidere sulla tenuta del manto nevoso naturale, soprattutto nei comprensori esposti al sole o situati a quote più basse.
Nebbia protagonista in pianura
Se in montagna regnerà il sole, nelle pianure del Nord la situazione sarà completamente diversa. L’assenza di ventilazione favorirà la formazione di nebbie dense e durature, in particolare dal tardo pomeriggio fino alla mattinata successiva.
Le aree più esposte saranno:
- bassa Lombardia
- Emilia-Romagna
- basso Veneto
- alcune zone interne del Centro
Anche lungo le coste liguri e in parte dell’alta Toscana potrebbe affacciarsi la tipica Maccaja: banchi nuvolosi formati dall’incontro tra aria calda e umida e la superficie marina più fredda.In queste aree le temperature non saliranno come altrove e la qualità dell’aria tenderà a peggiorare sensibilmente.
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Riepilogo dei bollettini meteorologici per il prossimo weekend del 6 e 7 dicembre nelle principali regioni sciistiche italiane. Arriva il sole, ma prima una passata invernale
Con la collaborazione de ilmeteo.it
Il Ponte dell’Immacolata si prepara a un deciso cambio di scenario. Già dal weekend, i principali modelli meteo confermano l’arrivo di un robusto campo di alta pressione, in estensione sul Mediterraneo e sull’Europa centro-occidentale tra sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre.
Dopo una fase prolungata di maltempo, l’ultima perturbazione – ormai in allontanamento verso la Grecia – lascerà spazio a venti di Maestrale ancora sostenuti soprattutto al Centro-Sud, responsabili di un’ulteriore pulizia del cielo.
Il miglioramento sarà evidente già da sabato: tempo stabile e in prevalenza soleggiato su quasi tutta la Penisola. Solo l’estremo Sud potrà registrare qualche residuo rovescio, in rapido esaurimento nel corso della giornata.
Tra domenica e lunedì, l’alta pressione di matrice subtropicale si rafforzerà ulteriormente, dando vita a un vero e proprio blocco anticiclonico. Questa configurazione impedirà sia l’arrivo di nuove perturbazioni sia l’ingresso di aria fredda dal Nord Europa.
Il risultato: cielo sereno, assenza di precipitazioni e temperature sopra la media, soprattutto nelle regioni centro-meridionali.
La fase stabile sembra destinata a proseguire anche dopo il Ponte. La prossima settimana si annuncia infatti dominata dal sole, con temperature diurne miti e precipitazioni poco probabili: un contesto più autunnale che invernale per il periodo.
Andiamo a vedere cosa ci attende a livello climatico nel dettaglio il prossimo weekend:
Neve
Una perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia a partire da mercoledì 3 dicembre, riportando condizioni pienamente invernali. Il passaggio sarà rapido ma localmente intenso, con precipitazioni forti soprattutto al Centro-Sud. L’impulso perturbato porterà aria più fredda di origine polare-marittima, favorendo un temporaneo calo delle temperature e l’abbassamento della quota neve.
Le prime nevicate sono attese sulle Alpi occidentali oltre i 1200/1400 m, con quota in rapido calo nella notte fino a 700 m tra le province di Cuneo e Torino.
Sulle Alpi Liguri e Marittime si prevedono accumuli consistenti: 30–40 cm oltre i 1500/1800 m, un’ottima notizia per località come Prato Nevoso, Sestriere e Limone Piemonte in vista del Ponte dell’Immacolata.
Nel corso di giovedì 4 dicembre le nevicate raggiungeranno Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Cadore e Friuli Venezia Giulia, con limite in genere intorno ai 1100/1200 m.
Sull’Appennino i fiocchi cadranno invece oltre i 1300/1400 m, con fenomeni attesi fino a venerdì 5 dicembre.
Questa nuova nevicata riporterà scenari invernali su gran parte dell’arco alpino e dell’Appennino, favorendo un buon avvio della stagione sciistica.
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Riepilogo dei bollettini meteorologici per il prossimo weekend del 29 e 30 novembre nelle principali regioni sciistiche italiane. All’insegna dell’instabilità
Con la collaborazione de ilmeteo.it
L’avvio del weekend sarà più stabile per molte regioni dopo la fase piovosa e la prima neve a bassa quota dei giorni scorsi. La tregua, però, durerà poco: nella seconda parte del fine settimana tornerà infatti a farsi avanti una nuova perturbazione, aprendo la strada a un inizio di dicembre dinamico e decisamente movimentato.
La giornata di sabato sarà nel complesso soleggiata grazie a una modesta rimonta dell’alta pressione. Le temperature resteranno però rigide anche di giorno, complice la ventilazione settentrionale più incisiva al Centro-Sud. Solo qualche piovasco atteso su Calabria e Sicilia tirrenica, mentre al Nord il cielo si presenterà a tratti nuvoloso ma asciutto. Sullo sfondo, però, si preparano nuovi cambiamenti: depressioni atlantiche sono in rotta verso l’Europa e il Mediterraneo, pronte a riportare condizioni più instabili.
Domenica, invece, già dal mattino un peggioramento interesserà Piemonte, Liguria e alta Toscana, con precipitazioni localmente intense. Il maltempo si estenderà rapidamente al resto del Centro-Nord e alla Campania, accompagnato da vento forte di Libeccio sui settori tirrenici. Domenica segnerà quindi l’inizio di una fase perturbata destinata a proseguire anche nei primi giorni della prossima settimana, con la “Porta Atlantica” nuovamente spalancata.
Andiamo a vedere cosa ci attende a livello climatico nel dettaglio il prossimo weekend:
Neve
Nei prossimi giorni è atteso un nuovo carico di neve grazie al passaggio di un ciclone in approfondimento sul Mediterraneo. L’ingresso di aria più fredda in quota, unito alla ventilazione sostenuta, favorirà nevicate diffuse e localmente abbondanti fino a quote basse.
Nelle ultime ore nevicate intense hanno interessato diverse aree del Trentino e Alto Adige: le webcam mostrano paesaggi imbiancati da cartolina, come a Monguelfo in Val Pusteria, con fiocchi scesi fin su Trento e Bolzano. L’episodio è stato alimentato da un’irruzione di aria artica che ha riportato condizioni pienamente invernali.
Un nuovo impulso perturbato porterà altra neve a partire dalle prossime ore. Attesi accumuli importanti sui rilievi del Centro oltre 1100/1200 metri e sopra i 1400 metri al Sud. Località come Campo Imperatore, Terminillo e Roccaraso potrebbero superare i 50 cm di neve fresca entro la fine dell’evento.
Tra giovedì 27 e venerdì 28 novembre, complice un ulteriore calo termico, la neve potrà spingersi fino a quote collinari su Marche, Abruzzo e Molise.
La situazione resterà da monitorare nelle prossime 48–72 ore perché non si escludono ulteriori abbassamenti della quota neve. L’inverno, insomma, quest’anno sembra voler partire in anticipo, portando la prima vera sfuriata fredda e nevosa su molte regioni.
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