Dove vedere lo spettacolo dell’Enrosadira sulle Dolomiti

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Le cime si tingono di un colore caldo, la natura circostante viene avvolta da una luce dorata e il silenzio domina tutto il paesaggio. Questo è l’effetto dell’Enrosadira, lo spettacolo del tramonto nelle Dolomiti. Un fenomeno unico che ogni anno attira appassionati escursionisti e non solo.

Le tonalità calde dell’autunno che pitturano come un dipinto il paesaggio dolomitico, dove le foglie di color giallo-arancio cadendo dagli alberi si adagiano dolcemente sulle vaste praterie, diventano la cornice ideale per contemplare questo evento naturale che ogni stagione segna il passaggio dall’estate all’autunno. Il calar del sole diventa, quindi, un appuntamento da non perdere: un evento intriso di misticismo dove tutto si quieta. Un momento meditativo da vivere in solitaria o da condividere con amici o famiglia.

Proponiamo, quindi, una selezione di luoghi speciali sulle Dolomiti dove poter osservare il fenomeno dell’Enrosadira.

Burning Dolomites in Val Gardena. Foto di ©wisthaler.com

Val Gardena

Si chiama Bunrning Dolomites, le cime in fiamme, che si accedono di rosso fuoco, dove le creste, le rocce si contornano di una luce magica che risalta sotto il blu cristallino del cielo autunnale. In Val Gardena, ogni martedì e ogni giovedì vengono organizzate escursioni per ammirare questo evento naturale. Esistono, infatti, due percorsi possibili. Dallo Stevia, la montagna del gruppo Puez, sul versante settentrionale della Val Gardena, che arriva all’Alpe Juac; e quello che conduce Alpe del Sëurasas, uno dei punti panoramici più incantevoli proprio sopra Ortisei.

PassoRolle. Foto di Ronald Jansen. Courtesy of Fototeca Trentino Marketing

Sulle Pale di San Martino

Da San Martino di Castrozza, esattamente prima della sommità del Passo Rolle, inizia il percorso che si inerpica lungo la strada panoramica che porta alla Baita Segantini.  Un sentiero di media difficoltà, con tratti in salita, che si apre sui verdi pascoli. Lungo l’itinerario, prima di giungere a destinazione è possibile fare una sosta presso il rifugio Capanna Cervino (m. 2084). Da qui, la passeggiata, diventa leggermente più impegnativa per arrivare in circa un’ora alla Baita Segantini (m. 2200): una suggestiva terrazza panoramica da cui contemplare la meraviglia delle Pale di San Martino e del suo monte Cimon, conosciuto anche come il Cervino delle Dolomiti.

Lago di Tovel. Foto di Ronald Jansen. Courtesy of Fototeca Trentino Marketing 

Val di Non e il lago di Tovel

Collocato all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, il lago di Tovel, si trova a 1178 metri di altitudine. Le sue acque cristalline riflettono l’immagine delle Dolomiti del Brenta che si stagliano nella loro imponenza proprio dinnanzi al lago.  Un lago alpino che negli anni Sessanta è stato il protagonista di un fenomeno naturale unico nel suo genere. Il lago, infatti, è conosciuto come lago rosso, poiché fino al 1964 le sue acque, per effetto di una alga, Tovellia sanguinea, che salendo sulla superficie, colorava le acque di rosso. Dal lago, al calar del sole, si osservano le cime delle Dolomiti del Brenta che lentamente cambiano colore. Fino alla fine di ottobre è possibile passeggiare lungo la strada che circonda il lago, un sentiero ad anello percorribile in circa un’ora e mezza.

Lago Nero. Foto di Ronald Jansen. Courtesy of Fototeca Trentino Marketing

Laghi di Cornisello

Poco distante dall’omonimo rifugio, i laghi di Cornisello si trovano oltre i 2000 metri di altitudine, nella Val Nambrone, in un’ampia valle circondata da diverse cime fra cui, la Cima Giner, quella di Bon, Cornisello e Om de l’Amola. I laghi si dividono in una parte superiore, con acqua, profonde, di color blu intenso, ed una inferiore con acqua cristallina e trasparente. Una strada sterrata permette di eseguire un circuito ad anello che da la possibilità di visitare il lago nella sua interezza. In alternativa, per chi avesse voglia di percorsi più impegnativi, dai laghi di Cornisello parte un sentiero che porta al Lago Nero a 2.250 metri di altitudine.

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