Fino al 28 febbraio 2011 i ristoranti proporranno anche la Dieta del fondista. si potrà fare una sosta per il pranzo con piatti sostanziosi ma naturali..: i fondisti possono fermarsi in uno dei ristoranti che aderiscono all'iniziativa e dopo una mattinata trascorsa sugli sci stretti provare gnocchi di patate ripieni alla mela e allo speck o canederli di zucca con formaggio locale all'Hotel Stoll, zuppa d'orzo con Tirtlan (frittelle ripiene di crauti o patate, o semi di papavero) all'Hotel Waldheim o Kaiserschmarr'n con mirtilli rossi allo Sporthotel St. Martin, oppure un tris di canederli con crauti al Ristorante Talschlusshütte.
Entrambi gli eventi non hanno un costo aggiuntivo...si pratica il proprio sport preferito e si paga solo quello che si mangia! Mentre il soggiorno in un hotel 3 stelle della Val Casies parte da 46 euro al giorno a persona nel periodo dal 9/1 al 13/3/2011.
Il fondo a Plan de Corones
Al cospetto di una delle stazioni più moderne e sviluppate per lo sci da discesa - con i suoi 107 km di piste - il Plan de Corones, in val Pusteria e nelle valli laterali come Anterselva, Casies e bassa val Badia-Passo delle Erbe, si snoda una rete senza pari di itinerari e anelli per lo sci da fondo, per un totale di 180 km. Non è una contraddizione. I due sport qui si integrano al meglio fra loro, perché le caratteristiche morfologiche e climatiche sono ottimali per il fondo - oltre a vantare un'indiscussa tradizione sportiva in materia.
La valle di Anterselva, per esempio, non è solo il regno del fondo con 60 km di tracciati preparati, ma anche del biathlon (che abbina lo sci di fondo e il tiro con la carabina): l'apposito arena è sede di eventi mondiali che richiamano ogni anno migliaia di tifosi dal Nord Europa. Quest'anno, come da tradizione, diverse gare della Coppa del Mondo di biathlon si terranno qui dal 20 al 23 gennaio con tutti i migliori atleti del mondo e un ampio calendario di eventi collaterali.
La Valle di Casies e la Valle di Tamersc (continuazione della Valle di Marebbe, verso il Parco Naturale Braies Sennes Fannes) e il Passo delle Erbe a San Martino in Badia ospitano invece percorsi capaci di unire un notevole contenuto tecnico al valore ambientale e paesaggistico. La pista di fondo al Passo delle Erbe (nel Parco Naturale Puez Odle) è una delle più belle dell'Alto Adige, e anche una delle più alte: siamo a circa 2000 m, il che vuol dire innevamento ottimale e un paesaggio davvero incantato. Il circuito, di 6,5 km con dislivello di 150 m, è stato tracciato dalla campionessa Maria Canins intorno al Sass Putia. Partenza e arrivo sono al parcheggio del Passo delle Erbe (sempre raggiungibile in auto anche d' inverno). L'ampia pista è predisposta sia per il passo pattinato che per lo stile classico. Per il ristoro c'è l'albergo-rifugio Ütia de Börz al Passo delle Erbe, aperto tutto l'inverno. Dal Passo delle Erbe, un'altra pista di 18 km scende verso la val di Funes. Appena usciti da San Vigilio di Marebbe, inizia una delle piste da fondo più spettacolari delle Dolomiti (13 km + 13 km, 340 m di dislivello), lungo la valle di Rudo e poi di Tamersc, fino a Pederù: un ambiente di potente bellezza, tra boschi e alte pareti di roccia. Di questa bella e lunga pista si possono ovviamente percorrere anche anelli più brevi; ad esempio quello facile da San Vigilio a Ciamaur, 3500 m di lunghezza e 20 m di dislivello, oppure quello più impegnativo da San Vigilio al Lago della Creda, con 6000 m di lunghezza e 60 di dislivello. Pederù è anche la base di appoggio per esplorare una vasta e incontaminata area all'interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, compresa tra Dolomiti di Braies e Dolomiti Ampezzane: si tratta del leggendario ‘regno dei Fanes', ovvero Fodara Vedla, Alpe di Sennes e Alpe di Fanes piccola. Luoghi incantati tra i 2000 e i 2400 m con baite, cappellette e fienili sommersi dalla neve. Qui anche d'inverno alcuni rifugi - Fanes, Sennes, Lavarella, Fodara Vedla - sono aperti: la zona è assai frequentata per tour sci alpinistici sicuri e non troppo impegnativi. Si può salire anche con le racchette da neve o a piedi, lungo le stradine battute.
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