Una candidatura sicuramente impegnativa e che implicherà un grande lavoro, ma che punta ad aumentare la visibilità internazionale di Torino e del circuito sportivo, a favore di un positivo sviluppo sociale ed economico per la città. Una città in continua trasformazione, aperta, vivace e plurale. Come già avvenuto in occasione di altri grandi eventi l'intento è quello dare un tratto distintivo forte a questa candidatura che si sviluppa attorno a due temi ben precisi: i valori e il territorio. L'idea di rivevere il periodo magico delle Olimpiadi servirà a presentare il territorio nel suo insieme, sottolineando la varietà di vocazioni di cui dispone: sportive, culturali, economiche e sociali.
In questo modo Torino cercherà di ottimizzare l'abilità, conquistata già durante l'evento olimpico, di attrarre grandi eventi sportivi e gare di livello nazionale ed internazionale. Senza Torino può avere tutti i numeri per sostenere un simile impegno, non solo grazie all'esperienza olimpica, ma anche per il know-how acquisito da tempo e da una serie di appuntamenti di rilievo come il Salone Internazionale del Libro, il Salone del Gusto, Terra Madre e molti altri.
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